Caratteristiche e performance dei più diffusi pannelli fotovoltaici.
Pannelli Monocristallini
Nei pannelli monocristallini, il wafer della cella fotovoltaica è costituito da un unico cristallo di silicio. Le celle sono quadrate o recentemente rettangolari (“half cut”) ed il loro rendimento è del 19-22%.
Grazie alla purezza del silicio utilizzato ed al perfetto allineamento dei suoi atomi, garantisce una conversione ottimale dei fotoni captati (energia luminosa) ed una ottima conducibilità elettrica. Esternamente i pannelli monocristallini si riconoscono perché hanno celle di colore blu o nero ma uniformi. La specificità dei pannelli monocristallini è che hanno l’efficienza massima con una esposizione ai raggi solari corrispondente all’orientamento dei loro atomi di silicio, ovvero sono più efficienti sulla radiazione diretta rispetto che sulla radiazione diffusa.
Pannelli Policristallini
Nei pannelli policristallini, a differenza di quelli monocristallini, la base del wafer è costituita da diversi cristalli di silicio, risultanti da un processo di solidificazione del silicio fuso più accelerato rispetto al processo necessario per la produzione del wafer monocristallo. Anche in questo caso, le rese sono interessanti e possono arrivare ad un valore indicativo del 18-21%. Le celle sono quadrate o recentemente rettangolari (“half cut”) e la pigmentazione di solito è blu (dovuta al materiale antiriflettente sopra depositatovi).Lla peculiarità dei pannelli policristallini, a differenza di quelli monocristallini è, per quanto riguarda la loro efficienza di conversione, la loro minore sensibilità all’inclinazione dei raggi solari, ovvero una loro maggiore capacità a convertire la radiazione diffusa.
Pannelli fotovoltaici in film sottile amorfo
Un pannello in film sottile amorfo è composto da un supporto rigido, tipicamente vetro, su cui vengono depositati strati di silicio nello stato fisico detto “amorfo” ovvero nella forma atomica in cui i singoli atomi non sono ordinati dal punto di vista cristallografico. Lo spessore dello strato di semiconduttore depositato è sino a 50 volte inferiore allo spessore di una cella . La loro diversa fabbricazione porta ad una minore performance che costringe, a parità di radiazione solare, ad avere superfici più ampie da dedicare ai pannelli. I pannelli in film sottile amorfo hanno una resa che va dal 9 al 14%.
Il vero punto positivo della tecnologia a film sottile amorfo è però la maggiore capacità di intercettare la componente diffusa dell’irraggiamento solare.
Sostanzialmente possono essere installati con qualsiasi inclinazione anche non necessariamente perpendicolare ai raggi del sole andando a raccogliere la radiazione diffusa presente.
La deposizione industriale di tale tecnologia su superfici flessibili permette ai pannelli così fabbricati una certa flessibilità e curvabilità alle superfici anche complesse esistenti.
Pannelli in tandem di tecnologie (etero-giunzione)
In tale caso si utilizzano due forme di silicio, sia il wafer monocristallino sia la deposizione su di esso di tecnologia al silicio amorfo conferendo alla cella così creata delle caratteristiche tecnologiche di entrambe le tecnologie di partenza.
Le celle sono quadrate o rettangolari (“half cut/shingled”) ed il loro rendimento è del 21-24%.
In essi si uniscono così entrambe le peculiarità delle tecnologie di partenza, ovvero sia la valida capacità di conversione della radiazione diretta, tipica delle celle monocristalline sia la migliore capacita di conversione per la radiazione diffusa, tipica dell’amorfo.
Hanno poi maggiori caratteristiche di bifaccialità.
I pannelli fotovoltaici consigliati da GTI per l’autoconsumo in agricoltura sono i moduli monocristallini attualmente nel drogaggio P-Perc.
I pannelli fotovoltaici consigliati da GTI per gli impianti agro-fotovoltaici di grandi dimensioni sono i moduli bifacciali a tecnologia HJT stanti le migliori conversioni a terra in posa verticale.
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